D'altronde tutti i weblogger erano a vedere i Mogwai...
Appena mi passa il previsto fischio alle orecchie :D ci sarà anche la recensione su DE-BASER! Anzi, aggiornamento, eccola pubblicata!
Unica delusione il tastierista che ricompare sull'eco dell'ultima canzone solo per lanciare lo shutdown del portatile. It's now safe to turn off your computer: stasera nessuna mela, con mia cocente delusione e di almeno un'altra persona nel pubblico.
Late as usual!
venerdì, gennaio 30, 2004
mercoledì, gennaio 21, 2004
Appunti da Windows Revolutions
Seconda parte più tecnica e - almeno ci proviamo - meno parziale, delle note scritte a margine dell'omonimo seminario Microsoft. Tralasciando qualche parte introduttiva che probabilmente mi sono perso causa il solito ritardo, ecco di cosa si è parlato...
SQL Server Yukon di Silvano Coriani
Ottima presentazione, partiamo subito dal codice, è C# sul nuovo Visual Studio Whidbey: c'è un nuovo template di progetto SQL Server che permette il deploy del risultato su un server direttamente come binario .NET (assembly).
è l'occasione per capire le possibilità offerte dalla programmazione per attributi:
Interessante invece la possibilità di sostituire i trigger all'interno di classi .NET memorizzate su database con i metodi accessor obbligatori per le property: nell'esempio presentato tale funzionalità permette di far scattare l'encryption di una stringa appena inserita. Segue un discorso su early/late binding delle istanze che purtroppo presentato così rapidamente mi risulta un po' fumoso.
Per non terrorizzare gli utenti delle versioni precedenti, Yukon integra al suo interno anche le funzionalità dei fu Enterprise Manager e Query Analyzer, e fornisce una serie di database di esempio, dal noto NorthWind ad altri di dimensioni superiori. Infine le API DBO e la coincidenza fra tipi TSQL e .NET permettono una pacifica convivenza con il modello solo relazionale del SQL Server vecchio stile.
Windows Longhorn di Gabriele Castellani
Longhorn è il nome in codice della nuova versione dell'OS client di Microsoft e a suo dire il salto da XP è paragonabile a quello da 3.11 a 95.
Ad un primo sguardo salta all'occhio il look metallizzato che fa un po' deja-vu...
Particolare importanza ha nel mondo Windows la compatibilità verso il basso, qui Longhorn conserva le API di XP, ma inverte l'implementazione: se prima le nuove API erano fornite dal .NET Framework sopra le precedenti, ora le vecchie sono uno strato emulato sopra le nuove (ribattezzate WinFX, sperando che con un nome del genere non facciano il botto :D).
Segue un diagramma a layers delle componenti principali dell'OS. Alla base troviamo i generici Fundamentals, sopra di essi allo stesso livello:
WinFS invece si presenta come soluzione alle crescenti necessità di archivazione dati associando ai file dei metadata personalizzabili e costruendo su questi degli indici come si trattasse di un vero e proprio database. Non a caso si dice che tale funzionalità sia stata implementata integrando il motore di SQL Server.
Gli effetti per l'utente sono i seguenti:
Avalon rappresenta invece il consolidamento delle API DirectX e DirectShow e finalmente la GUI usa direttamente le funzioni 3D delle schede video, eliminando di fatto la necessità di mischiare aree 2D e 3D sullo schermo. I colori guadagnano sull'RGB anche l'alpha channel per la trasparenza, filmati e GUI viaggiano allo stesso frame rate... insomma realtà consolidate su Mac OS X con Quartz Extreme, ma per Microsoft grande innovazione! Una voce dal pubblico fa notare che anche su Linux tali funzionalità sono presenti da tempo, ma lo speaker se la cava con una risata...
L'interfaccia grafica delle applicazioni viene definita tramite un linguaggio XML chiamato XAML, in modo da separare interfaccia da codice come già in ASP.NET. Il collegamento viene effettuato in modo analogo tramite code behind e c'è possibilità di simulare l'applicazione di una skin mediante sostituzione a runtime del documento XAML. Anche qui c'è una similitudine con i NIB di Mac OS X, caricati anch'essi dinamicamente, anche se essendo bundle di risorse non ho capito fino in fondo quanto ci sia di XML al loro interno...
VisualSudio.NET Whidbey di Fabio Santini
Presentazione molto orientata al programmatore del nuovo Visual Studio, ciò non è affatto un male: sono subito chiari i vantaggi, di cui molti derivati da tanti IDE Java, anche se visti con una tale velocità di risposta del sistema anche cose già straviste sembrano stupefacenti. Ad esempio:
Al termine vengono ricordate le date dei prossimi seminari gratuiti, sono stati un po' rimaneggiati dal seminario, questo è l'ultimo aggiornamento dal sito Microsoft:
SQL Server Yukon di Silvano Coriani
Ottima presentazione, partiamo subito dal codice, è C# sul nuovo Visual Studio Whidbey: c'è un nuovo template di progetto SQL Server che permette il deploy del risultato su un server direttamente come binario .NET (assembly).
è l'occasione per capire le possibilità offerte dalla programmazione per attributi:
- marcando come SqlProcedure il metodo di una classe, al caricamento dell'assembly SQL Server sa che tale metodo deve essere reso disponibile come stored procedure
- c'è la possibilità di memorizzare oggetti .NET marcandoli con l'attributo Serializable, e qui risulta evidente l'equivalenza fra attributi a livello di classe ed interfacce marker in Java
- con l'attributo PrinciplePermissionAttribute applicato ad un metodo lo si rende eseguibile solo con determinate credenziali (Windows) anche qui in modo non dissimile da java.security; alla violazione del vincolo viene poi visualizzato uno stack trace pari pari a Java: questo primo contatto con C# mi dice che potrei iniziare a programmarlo da subito solo dimenticandone il nome...
Interessante invece la possibilità di sostituire i trigger all'interno di classi .NET memorizzate su database con i metodi accessor obbligatori per le property: nell'esempio presentato tale funzionalità permette di far scattare l'encryption di una stringa appena inserita. Segue un discorso su early/late binding delle istanze che purtroppo presentato così rapidamente mi risulta un po' fumoso.
Per non terrorizzare gli utenti delle versioni precedenti, Yukon integra al suo interno anche le funzionalità dei fu Enterprise Manager e Query Analyzer, e fornisce una serie di database di esempio, dal noto NorthWind ad altri di dimensioni superiori. Infine le API DBO e la coincidenza fra tipi TSQL e .NET permettono una pacifica convivenza con il modello solo relazionale del SQL Server vecchio stile.
Windows Longhorn di Gabriele Castellani
Longhorn è il nome in codice della nuova versione dell'OS client di Microsoft e a suo dire il salto da XP è paragonabile a quello da 3.11 a 95.
Ad un primo sguardo salta all'occhio il look metallizzato che fa un po' deja-vu...
Particolare importanza ha nel mondo Windows la compatibilità verso il basso, qui Longhorn conserva le API di XP, ma inverte l'implementazione: se prima le nuove API erano fornite dal .NET Framework sopra le precedenti, ora le vecchie sono uno strato emulato sopra le nuove (ribattezzate WinFX, sperando che con un nome del genere non facciano il botto :D).
Segue un diagramma a layers delle componenti principali dell'OS. Alla base troviamo i generici Fundamentals, sopra di essi allo stesso livello:
- Avalon per l'interfaccia grafica
- WinFS il nuovo file system
- Indigo per la gestione di rete e comunicazioni
WinFS invece si presenta come soluzione alle crescenti necessità di archivazione dati associando ai file dei metadata personalizzabili e costruendo su questi degli indici come si trattasse di un vero e proprio database. Non a caso si dice che tale funzionalità sia stata implementata integrando il motore di SQL Server.
Gli effetti per l'utente sono i seguenti:
- integrazione con i database delle applicazioni (ex. Outlook)
- possibilità di raggruppare i file in base a criteri specifici
- astrazione dalla posizione fisica dei file per favorire un approccio task based
- ricerche tramite query nel linguaggio proprietario OPath
Avalon rappresenta invece il consolidamento delle API DirectX e DirectShow e finalmente la GUI usa direttamente le funzioni 3D delle schede video, eliminando di fatto la necessità di mischiare aree 2D e 3D sullo schermo. I colori guadagnano sull'RGB anche l'alpha channel per la trasparenza, filmati e GUI viaggiano allo stesso frame rate... insomma realtà consolidate su Mac OS X con Quartz Extreme, ma per Microsoft grande innovazione! Una voce dal pubblico fa notare che anche su Linux tali funzionalità sono presenti da tempo, ma lo speaker se la cava con una risata...
L'interfaccia grafica delle applicazioni viene definita tramite un linguaggio XML chiamato XAML, in modo da separare interfaccia da codice come già in ASP.NET. Il collegamento viene effettuato in modo analogo tramite code behind e c'è possibilità di simulare l'applicazione di una skin mediante sostituzione a runtime del documento XAML. Anche qui c'è una similitudine con i NIB di Mac OS X, caricati anch'essi dinamicamente, anche se essendo bundle di risorse non ho capito fino in fondo quanto ci sia di XML al loro interno...
VisualSudio.NET Whidbey di Fabio Santini
Presentazione molto orientata al programmatore del nuovo Visual Studio, ciò non è affatto un male: sono subito chiari i vantaggi, di cui molti derivati da tanti IDE Java, anche se visti con una tale velocità di risposta del sistema anche cose già straviste sembrano stupefacenti. Ad esempio:
- GUI builder con ridimensionamento automatico finestre (LayoutManager da Java 1.1!)
- una galleria ricchissima di code snippets suddivisa per categorie
- modifiche evidenziate sull'editor come in Eclipse
- debug con edit & continue, presente anche in Java nelle JVM con supporto hotswap
- popup con correzioni suggerite in presenza di eccezioni
- refactoring vari
- installazione remota via web stile Java WebStart
Al termine vengono ricordate le date dei prossimi seminari gratuiti, sono stati un po' rimaneggiati dal seminario, questo è l'ultimo aggiornamento dal sito Microsoft:
- Milano 6 febbraio 2004 Microsoft Longhorn: anteprima per gli sviluppatori (inglese)
domenica, gennaio 18, 2004
Calendario Concerti
Visto che tanto il mio bravo calendarietto dei concerti me lo scrivo su iCal, perchè non condividerlo?
Grazie al servizio internet - al momento gratuito - iCal Exchange, che senza troppa fantasia mette in hosting il software open source php iCalendar, il calendario è consultabile qui, può essere scaricato da qui e può essere sottoscritto qui.
Grazie al servizio internet - al momento gratuito - iCal Exchange, che senza troppa fantasia mette in hosting il software open source php iCalendar, il calendario è consultabile qui, può essere scaricato da qui e può essere sottoscritto qui.
sabato, gennaio 17, 2004
Mogwai chi?
Su internet, e soprattutto su DE-BASER e girando fra i blog dei soliti noti, forse è più facile fare il conto degli interessati al concerto dei Mogwai a Milano, fra i miei amici invece i commenti erano del tipo:
Boh! Radio, giornali, tv, le fonti sono le stesse di tutti, ma in fin dei conti ad ognuno rimane impresso ciò che gli interessa, o no? Anche se effettivamente da internet in poi...
Mogguei chi? Non capisco come faccia tu a conoscere questi nomi? Su internet? E prima di internet come facevi?
Boh! Radio, giornali, tv, le fonti sono le stesse di tutti, ma in fin dei conti ad ognuno rimane impresso ciò che gli interessa, o no? Anche se effettivamente da internet in poi...
lunedì, gennaio 12, 2004
Me & My Mac
Dopo la pubblicazione della sezione Mac su l'Unità Online ecco la convocazione di Repubblica a tutti i Mac users, ed anch'io aggiungo il mio piccolo contributo (ripetendomi un po' a dire il vero :D)
590. NEVER SWITCHING BACK
C'è poco da fare, provato il Mac, non si torna più indietro e mille motivi contribuiscono a questa scelta: sapere di avere in mano un prodotto che coniuga perfettamente estetica e funzionalità, potersi finalmente concentrare sul proprio lavoro senza percepire il computer come intralcio o come problema aggiuntivo, sentirsi grazie ad Apple partecipi di un reale processo di innovazione...
Quale sia la spesa è comunque un buon investimento: io ho comprato un PowerBook nella certezza di poterlo rivendere, anche rotto, come arredo ad un qualunque studio televisivo, basta che mi si illumini la mela :D
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