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lunedì, ottobre 20, 2003

Mi erano avanzati degli appunti da ilMacWave...

Mentre la release date di Mac OS X 10.3 codename Panther si avvicina, ecco un pò di appunti presi durante ilMacWave.

ilMac.net
ilMac.net è un sito web dedicato al Mac che conta 2.500 page views giornaliere ed ha una newsletter con 1.700 iscritti, ha un forum molto attivo e - soprattutto - ha una redazione fatta di non informatici, a parte Andrea, che si è occupato in questa occasione di rendere dinamico il sito, passando da aggiornamenti manuali su pagine statiche ad una web application in PHP e data storage su MySQL. Chiedo dove sia ospitato il sito e se sia su XServe, ma qui ho subito una piccola delusione. Hanno optato per una soluzione di housing presso un provider americano con Linux RedHat, principalmente per motivi di costi, anche se qui viene il dubbio su quale vantaggio porti usare xServe al posto di un altro Unix in un ambiente non intranet.

Apple
La prima presentazione, ovviamente, su Apple, considerato il tema del sito è pur necessario giustificare questa scelta!!! Apple, nonostante sia stata data per spacciata in diverse occasioni dalla stampa, continua a proporre prodotti innovativi ed ultimamente sembra essersi risvegliata da un momento di letargo.
  • Con il processore G5, che dovrebbe arrivare a 3Ghz entro l'estate prossima, ha finalmente colmato e superato il distacco dalle architetture x86 in termini di potenza di calcolo
  • L'aggiornamento della linea portatili PowerBook è stata completata con il 15" Alluminio (ed il pensionamento del mio Titanium, sic!)
  • Siamo all'appuntamento annuale di aggiornamento dell'OS con Panther, dotato di supporto per il 64bit del G4 e di incremento prestazioni anche per macchine non recentissime
  • iPod è ormai il prodotto di punta, bello e facile da usare, nulla di più, praticamente la summa della filosofia di Apple. Assieme ad iTunes Music Store sta diventando una delle voci più rilevanti del fatturato di Apple, hanno capito che chi si occupa di tecnologia ascolta buona musica!!!


OpenOffice
La suite open source alternativa allo standard de facto di Microsoft procede un pò a rilento a causa della carenza di sviluppatori Mac nel team e delle non poche problematiche presenti. La versione attualmente disponibile è la 1.0, contro la 1.1 delle altre piattaforme ed è ancora basata su X11, quindi ha ben poco del look di Mac OS X. La versione Cocoa con interfaccia GUI Aqua non è prevista prima del 2005. Non c'è un coinvolgimento diretto di Apple nel progetto, ma il supporto dato a X11 per migliorare l'integrazione con le generiche applicazioni GUI Unix va comunque nella stessa direzione.

A livello di funzionalità c'è una corrispondenza 1:1 con quanto offerto in Office, l'interfaccia dei programmi non è dissimile e presenta su tutti gli OS sui quali è disponibile un look& feel molto Windows pre-XP.

La suite comprende:
  • Impress, il duale di Word, un wordprocessor con alcune funzionalità di DTP
  • Calc, il duale di XL, dotato anche di analisi pivot e what/if
  • Impress, il duale di PowerPoint
  • Draw, programma di disegno, che in Office è presente, ma mai come programma a sè, creando non pochi problemi - anche banalmente di comprensione di cosa si stia utilizzando - nell'inserimento delle immagini nei documenti

Il formato di memorizzazione dei dati è un archivio ZIP contenente documenti immagine nei formati standard del web e documenti XML, la specifica che descrive tale struttura è pubblica, per cui non ci sono rischi di vendor lock-in come avviene per Office e - potenzialmente - anche altri software analoghi potrebbero liberamente decidere di usare tale formato. La suite importa i formati Office e, essendo questa una funzionalità particolarmente critica per la sua adozione, la qualità delle importazione viene curata e perfezionata ad ogni release, in modo da stare al passo con le eventuali modifiche introdotte da Microsoft.

Antonio, lo speaker, è stato protagonista di una prova on-the-road all'interno della sua azienda e può dare indicazioni su cosa comporta realmente usare OpenOffice nella realtà di tutti i giorni. Sembra che all'inizio la pigrizia del cambiamento abbia avuto la meglio, ma successivamente un discorso banale come la possibilità di portarsi a casa il software ed installarlo in piena libertà ovunque si abbia bisogno e nella piena legalità diventa uno dei motori principali. Ovviamente si parla comunque di un utenza dalle esigenze non troppo spinte: è ovvio che chi richieda un'importazione perfetta o abbia bisogno di usare il 100% delle caratteristiche di Office e dell'interfaccia di programmazione in VBA non deve neanche prendere in considerazione la questione se non è disposto a cambiare pesantamente le proprie abitudini.

Wireless Lifestyle
Palmy presenta cosa si può fare con Mac e Bluetooth. Si parte da una presentazione della tecnologia per arrivare al concetto di PAN, Personal Area Network, corrispondente alle reti di periferiche collegate in wireless in un arco di 10m, la cosiddetta classe 1. Non si considerano le 2 classi superiori in quanto richiedono un incremento di potenza trasmissiva poco adatto alle capacità delle batterie di dispositivi come i cellulari e sostanzialmente perchè c'è sovrapposizione di funzionalità con un'altra tecnologia affermata come Wi-Fi.
Altre caratteristiche interessanti sono il collegamento non intercettabile, l'encryption a 128 bit, l'autenticazione con PIN condiviso. Le funzionalità sono le stesse di IrDA, essendo Bluetooth nata all'interno dello stesso SIG (Special Interest Group): condivisione dati, modem, sincronizzazione, controllo di prossimità...

La dimostrazione con l'Ericsson t68i e Romeo fa sempre la sua figura, ovviamente anch'io a casa li uso sempre per comandare iTunes a distanza... ma solo se mi vede qualcuno :D Mancano ancora mouse e tastiera wireless appena annunciati all'Apple Expo di Parigi. Segue una demo di connessione GPRS usando il t68i come modem connesso al PowerBook via Bluetooth.
Per la gestione avanzata degli SMS viene invece suggerito il software shareware ManySMSender o l'italianissimo MegaCell.

Panther
Speech finale per le novità contenute in Panther, release 2003 di Mac OS X. Viene subito indicato come lo spirito degli upgrade di Apple sia non solo di fornire nuove funzionalità, ma anche di valorizzare le macchine meno recenti fornendo un incremento complessivo di prestazioni, che in questo caso viene addirittura indicato come paragonabile ad un acquisto di un nuovo banco di RAM da 256M. In quest'ottica, in netto contrasto con Microsoft che ad ogni release puntualmente pubblica requisiti di sistema superiori contando sulla svalutazione del mercato dell'hardware, anche il dazio annuale richiesto da Apple, quantificato in 149€+iva, risulta meno fastidioso.
Fra le caratteristiche di spicco la nuova versione di iChat con supporto video ad alta qualità, il nuovo Finder in stile metallizzato, lo user switch per passare da una sessione GUI di un utente ad un altra senza chiuderle, i miglioramenti nel rendering PDF di Anteprima, X11 e Samba 3.0 integrati sul versante Unix.

Infine una menzione particolare per Exposè, un nuovo approccio nel passare da una finestra all'altra la cui utilità è ancora da trovare, ma che, come già per l'effetto carosello del Dock, farà sbavare chi non ce l'ha per la sua bellezza, e scusate se è poco...