Late as usual!

venerdì, settembre 08, 2006

Mouse on Mars @ Kismet

Mouse on Mars @ Kismet
Mouse on Mars @ Kismet,
originale inviato da magomarcelo.
Un ottimo DJ set per i topi al posto del concerto vero e proprio previsto al festival dell'acqua in testa. D'altronde a meno che l'elettronica non renda ubiqui difficilmente avrebbero potuto essere a bari e berlino nella stessa serata, specie visto il traffico che c'è in giro a bari!
Bella serata comunque, il Kismet è un posto che si presta bene, anche se qualcosa non mi ha convinto, un po' come il verso della mela nella foto...

giovedì, agosto 24, 2006

I've got the brains, you've got the looks

Negli annunci fatti alla WWDC '06 relativi alla prossima major release di Mac OS X 10.5 aka Leopard e rigorosamente rivolti a sviluppatori, sono comparsi i primi frutti dell'interesse già mostrato in precedenza da Apple nei confronti delle tecnologie presenti in OpenSolaris, progetto opensource nato dall'apertura del codice del sistema operativo di Sun e attualmente da essa sponsorizzato.

Apple ancora una volta sembra interessata a perseguire una linea che la vede costruire le proprie soluzioni sulle solide spalle di quelle che reputa le migliori tecnologie open in circolazione, premendo l'acceleratore sulla produttività della end-user experience, ma anche sul marketing e sull'innegabile fattore di coolness del marchio associata ad una scelta di nomi per i propri prodotti particolarmente furba, aspetti finora poco considerati nel mondo Sun, da sempre più orientato al mercato business dei propri server che a quello consumer degli OS desktop.

Ed ecco che come già è avvenuto per il motore KHTML di Konqueror confluito nel WebKit di Safari, il filesystem ZFS diventa la base per il sistema di backup Time Machine e lo strumento di monitoring DTrace confluisce in Xray all'interno di Xcode 3.0.
Solito dilemma: si tratta di saccheggio o utilizzo corretto del patrimonio collettivo che il mondo open rappresenta?
Come già insegna la vicenda dei rapporti con il team di KHTML gli equilibri in questi casi sono molto delicati.

UPDATE: ZFS in Time Machine = ho preso una cantonata, meno male che non sono il solo!

Non è ben chiaro se si tratti di una vera e propria collaborazione fra le due società, anche se già in passato l'attuale CEO di Sun nonché blogger Jonathan Schwartz aveva mostrato serio interesse nei confronti di Apple ai tempi del momento storico del cambio di piattaforma hardware tendendo la mano per una eventuale scelta di OpenSolaris come base di Mac OS X.

Se l'approccio si conferma vincente, le innovazioni di Sun hanno trovato un'ottima strada per arrivare al grande pubblico. In ogni caso, per entrambe le società potrebbero nascere ottime opportunità...

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mercoledì, agosto 23, 2006

Buon compleanno, Blogger!

7 anni di Blogger, 4 per questo weblog, qualcuno in più per il sottoscritto ;)

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martedì, agosto 15, 2006

Senza Disturbare

Al termine di un bel giro di trekking con amici per parchi in centro Italia, con un magico incastro ho fatto coincidere la giornata di riposo (e doccia!) finale con un bel giro ad Urbino, in modo che, chi non avesse visto la città potesse colmare questa inaccettabile lacuna, ed io potessi invece godermi l'edizione 2006 di Frequenze Disturbate, il festival musicale che gode della sede per concerti più suggestiva che l'Italia possa offrire, il giardino della Fortezza Albornoz con la veduta panoramica sulla città della quale si gode da lì sopra.

Arrivato sabato, già nel B&B in località Schieti dove abbiamo alloggiato la signora che lo gestiva mi chiedeva se fossi venuto per il festival o meno, poi vista la serata, il giorno dopo mi sono soffermato per due chiacchiere che hanno un po' confermato le mie prime impressioni. Dalle parole della signora sembra che quest'anno la manifestazione abbia avuto minore appoggio da parte del comune e delle istituzioni, in base al solito triste adagio del vogliamo il turismo ma senza esagerare ché poi non siamo disposti a sopportarne le conseguenze. E come già per il Violino e la Selce a Fano il rischio di sostituzione con ulteriori rievocazioni romane, medioevali, concerti di strumenti antichi o altri eventi più adatti a città d'arte è dietro l'angolo, specialmente sulla scia della scarsa affluenza di quest'anno.
Un'assurdità: rispetto ai vari festival nei quali il pubblico arriva a fiumi e non è trattato meglio di carne da macello (pagante) e come tale poi si comporta, Urbino è sempre stata un'oasi felice.

Si potrà parlare di un calo fisiologico, ma la mia percezione è che al crollo dell'affluenza del pubblico abbiano contribuito non poco i ritardi organizzativi e la scarsa promozione ricevuta dall'evento, cosa che in tempi di internet si riesce a fare, specie se ad un pubblico interessato, anche con poca spesa. Reperire informazioni sull'evento è stata impresa improba ed è toccato dar fondo a continue ricerche via internet e mettere in moto tutti i possibili passaparola per trovare qualcuno che ne sapesse qualcosa. Il sito ufficiale rimanda ad una laconica pagina segnaposto e solo seguendo le news (peraltro impossibile farne un bookmark) sul sito di DNA concerti si scopre che è stato sostituito da una pagina su myspace, ma ahimè io faccio parte di quelli che I don't get myspace.
Forse un giorno mi arriverà l'illuminazione e capirò perchè Google si stia ponendo il problema di trovare un accordo con Murdoch, ma al momento mi identifico nella categoria dei non iniziati cui l'oggetto dice ben poco a parte la presenza del music player in flash che può dare un'idea di cosa viene proposto dai musicisti del cast e la sequela di "grazie per l'add" che probabilmente darà soddisfazione a chi è interessato a far parte di questo presunto giro di amici della manfestazione, ma mi sembra che con i weblog si fosse già arrivati da tempo ad una qualità migliore nello stabilire contatti fra persone con interessi in comune.

Come nota positiva vedo invece il fatto che in un anno in cui i biglietti dei concerti sono cresciuti senza controllo, almeno qui si è riusciti a mantenere i livelli dell'anno scorso, anche se mancava l'abbonamento 2gg. a 30€. Non mi sono posto neanche la questione di contare i ricarichi di TicketOne (ma non ne esistono proprio di servizi alternativi in Italia?) perchè fortunatamente anche nei festival italiani più affollati - e purtroppo non era certo questo il caso - i biglietti si riescono sempre ad acquistare il giorno stesso.

Il cast è stato dignitoso ma non esattamente di richiamo. Potrebbe esser stato un problema di spesa, ma mi sembra più che altro che si sia persa la componente di unicità dell'evento, con la possibilità di scoprire nuovi ascolti, trovandovi artisti che non fossero passati di recente o affatto in Italia. La novità di quest'anno mi sembra si sia limitata alla folktronica dei Tunng, rimasti però per me nulla più che uno spunto interessante da approfondire (nonchè l'immagine di Björk ed Elisabetta Viviani insieme sul palco) a causa della pioggia che mi ha fatto preferire una fuga in direzione crescia al chiuso al loro concerto. Ulteriore menzione per i Non Voglio Che Clara, felicissima apertura della giornata di domenica.
Non posso fare a meno di vedere invece la presenza degli Afterhours come un tappabuchi, forse in grazia dalla ormai sottovalutata gentilezza di Manuel Agnelli, ma in fin dei conti sarebbe bastata una qualsiasi Festa dell'Unità per riuscire a vederli live a costi inferiori. Gli Arab Strap li avevo già visti questo inverno a Milano e già lì avevo già sofferto per la virata elettrica, per quanto dettata dai suoni dell'ultimo album The Last Romance, ma si è trattato comunque di una buona chiusura e qui il problema era più che altro paragonare la serata al concerto "con gli archi" del periodo Monday at the Hug & Pint, che rimane uno dei più belli che abbia visto di sempre. Una Cat Power forse sobria sa essere brava ed intensa, ma da sola sul palco annoia dopo pochi pezzi e non regge come presenza un ruolo da headliner in un festival. Azzeccati invece i Whitest Boy Alive del nostro nerd preferito Erlend Øye, più a fuoco e danzerecci di come li avessi visti a Torino a supporto di Gnarls Barkley, anche se non ho fatto in tempo a mettermi la beautiful T-Shirt acquistata l'altra volta per avere l'irrinunciabile cd single trasparente (ah, l'indie-marketing!).

Se volete leggere altro sull'argomento, Cleo ha descritto avventure e disavventure del gruppo di ascolto in una piacevolissima recensione su DeBaser.it, mentre inkiostro ne parla qui con il meritato affetto per una manifestazione che negli anni passati ci ha dato tanto, ma che probabilmente segue semplicemente il suo ciclo di vita.

In ogni caso incrociamo le dita ed appuntamento all'anno prossimo, che qui anche fuori da MySpace nel giro di amici di Frequenze Disturbate si rimane sempre...

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lunedì, luglio 03, 2006

It's coming up, it's Java Day '06!


Ma allora è proprio vero che il modello a bazar funziona!

Recuperate le energie e ricaricati dal successo di Java Conference '06, ecco che venerdì prossimo parte con Torino la prima tappa del Java Day edizione 2006, il primo evento itinerante su Java totalmente gestito dalle community, e grazie all'ottimo lavoro del JUG Torino in brevissimo tempo è stato messo in piedi un programma davvero impressionante!

Ci vediamo lì, io sarò presente con la replica della presentazione di Struts dello scorso meeting del JUG Milano, roba che anche in periodo di svendite è un capo che si porta sempre... anche se stavolta mi toccherà fare da traino al creatore di Jetty, brividi corrono lungo la schiena!

Complimentoni a tutta l'organizzazione, Mara ed Antonio in primis, e speriamo di dare adeguato seguito a fine settembre con la data milanese!

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domenica, luglio 02, 2006

Pitchfork 2.0

Per chi ancora non la conoscesse, Pitchfork è la webzine musicale con il tasso di spocchia più alto del globo, imprescindibile meta quando avete la percezione che i gruppi musicali che state sbandierando in giro possano addirittura essere già riconoscibili o che il vostro parere possa drammaticamente coincidere con quello del vostro interlocutore.

Ecco, stavo anch'io per trovarmi in questa parabola discendente dall'aspirante critico morettiano che potevo essere, e tutto questo a causa di web designer decerebrati che tenevano in ostaggio il mio sito preferito (dopo DeBaser.it s'intende, che gli insulti che si trovano lì su Pitchfork ancora li devono inventare!). Il fatale abbandono era avvenuto ai tempi di un funesto restyling, di una bruttezza paragonabile forse a quello di Repubblica.it di un paio di anni fa, quando anche lì web designer decerebrati fecero improvvisamente la scoperta dei CSS ed iniziarono ad utilizzarli pensando che dare un look da necrologio al sito avesse un che di artistico.

Ma ora è avvenuto il miracolo! RSS per news, recensioni, special e una valanga di altre sezioni, permalink, tag, ricerche per metadata, contestualizzazione degli articoli, classifiche dei più letti... finalmente hanno comprato un cervello a quei web designer, benvenuto nel web 2.0 caro Pitchfork!
Long live and spocchia forever !

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domenica, giugno 18, 2006

Applicazioni/XMeeting


XMeeting è un programma di videoconferenza per Mac OS X con supporto per gli standard H.323 e SIP che sostituisce il precedente OhPhoneX. Al momento rimane forse la soluzione più soddisfacente per fare video chat con utenti Windows, purché questi utilizzino il vetusto ma fido NetMeeting, il quale però si nasconde in menu sempre più inaccessibili sugli OS più recenti made in Redmond e ovviamente richiede che entrambe le parti sappiano cos'è un indirizzo IP, dettagli non trascurabili che non rendono questa soluzione esattamente la più user-friendly che si possa trovare.

Le alternative sono la solita coppia AIM su Windows ed iChat su Mac, che garantisce lato Windows video a dimensioni francobollo, problema che non tocca invece Trillian Pro, per chi ha voglia di spenderci su qualche meritato soldino. O ancora accendere un cero affinché Google si svegli e trovi una soluzione vagamente accettabile, anche se dalla pubblicazione della libjingle già mi aspettavo che almeno un Adium integrasse la chat audio su Google, toccherà attendere qualche studente volenteroso della Google Summer of Code...

In ogni caso da poco è uscita una versione Universal Binary di XMeeting e sul repository del sorgente è in attesa di pubblicazione la mia localizzazione, per cui per provarla al momento tocca armarsi di CVS e XCode.
Al solito, correzioni e commenti qui sono sempre i benvenuti.

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